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AZUR è presente e attiva sul mercato da più di 35 anni. Situata tra le verdi vallate del Chianti, è una tra le maggiori aziende in Italia nel campo degli arredi per la Prima Infanzia. Realizzare cose belle, utili, che possano essere funzionali alle esigenze delle mamme e accogliere, in piena sicurezza e in grande armonia, i primi passi del bambino è la nostra mission. Creatività, artigianalità, amore per il bello. AZUR in questi anni ha raccolto le sfide di un mercato in continua evoluzione ed è cresciuta rinnovandosi continuamente e creando sempre nuove linee di prodotti. I prodotti a marchio AZUR e il “segreto” che li anima sono a disposizione nei 600 punti vendita sparsi sull’intero territorio nazionale. AZUR distribuisce i prodotti a marchio BEABA e BEBECAR sul territorio nazionale.

mercoledì 15 dicembre 2010

Un dono grande - Esperienza di una mamma


Ci ha scritto Chiara che ha condiviso con noi i sentimenti del primo parto e quelli di essere mamma di tre splendidi bambini.

"Un figlio arriva. Qualche volta è desiderato, sperato, sofferto, qualche volta è un fulmine a ciel sereno, che ti cambia la vita.
Subito.
Ogni mamma, prima ancora di fare qualsiasi accertamento, lo sa. Qualcosa di strano si sente dentro di sé, qualcosa che non ha ancora un nome, ma che ben presto lo avrà.
Nausea, stanchezza ingiustificata, strani dolori sono alcuni dei primi sintomi che dicono: “
Attenzione, bimbo in arrivo: ricordatevi che non è una semplice passeggiata”!
È vero, niente di semplice, soltanto “straordinario”.
Da subito è inevitabile sentirsi già genitori, iniziare a sognare e fantasticare su come cambierà la vita quando il figlio nascerà. Ma la vita è già cambiata. La neo mamma spesso è impacciata, fatica a fare quello che faceva prima, è più lenta e qualche volta l’umore non è dei migliori.
Tante paure si accavallano nella testa.
Poi, per fortuna, qualcuna ha l’occasione di partecipare ai corsi pre parto, e di scoprire che le stesse paure e le stesse sensazioni sono comuni a tante altre neo mamme.
Anche il ginecologo fa la sua parte. Riesce a stupire, girando una semplice manopola: si sente il battito del nascituro! L’ecografia, un mondo misterioso, permette di continuare a sognare, con la certezza che il tuo piccolo è li veramente, dentro quella enorme palla che è la pancia della neo mamma.
Intanto i mesi passano ed il gran giorno si avvicina.
Aumenta la gioia, ma anche la paura: tutte le mamme dicono che è dolorosissimo partorire.
Io non lo so.
È una gioia immensa, non può non commuoverti, lasciarti senza parole una vita che nasce.
Anche se con taglio cesareo.
Il piccolo Francesco è nato ed ora è uno splendore.
Talmente splendido che non poteva rimanere figlio unico.
Marta e Sara gli fanno compagnia."

mercoledì 1 dicembre 2010

La favola dei tre saggi

Servizio, Amore e Sacrificio
C'era una volta, ma tanto tempo fa, che oggi non ci si ricorda nemmeno quasi più, c'era una volta lontano in una lontana terra sperduta uno studioso che, dopo aver studiato tutto, non sapeva come fa a reggersi l'universo.
E voi lo sapete, bambini?
Per questa ignoranza costui era dispiaciuto così tanto che gli pareva di aver studiato invano e di non sapere niente. Così chiedeva a tutti: «Come si regge l'universo?». Lo chiese al sole ed esso disse: «Prova a chiederlo al cielo». Perché il sole non lo sapeva. Ma il cielo rispose: «Prova a chiederlo alle nubi», e le nubi all'acqua e l'acqua alla terra e la terra ai fiori e i fiori al sole. Ma non lo sapeva nessuno.
Finalmente una vecchina, che era lì per caso e aveva sentito tutto, disse: «Se ti metti in cammino e cerchi i tre saggi, potrai aver da loro la risposta che cerchi». Quegli si mise subito alla ricerca, e spese tutte le sue ricchezze per cercarli, tutte le sue forze per raggiungerli, tutto il suo ingegno per trovarli e finalmente li trovò.
E il primo gli rispose: «La legge che regge l'universo è il servizio, perché ogni cosa è in servizio all'altra. Ma, se vuoi saperne di più, chiedilo al secondo saggio».
E il secondo gli disse: «La forza dell'universo è l'amore, perché un servizio senza amore è una schiavitù».
Ma, se vuoi saperne di più, chiedilo al terzo saggio. E il terzo disse: «L'universo si regge sul sacrificio, perché senza di esso non c'è né dono, né amore, né servizio».
Quando quell'uomo li lasciò aveva il cuore in festa e, come senza motivo, si ricordò del volto della mamma e pianse di gioia.
Tratto da "C'erano una volta...due re" di Domenico Gioia - Giuseppe Tradigo Editore