Perché scegliere un marsupio porta-bebè
Circa trent’anni fa i neonatologi Edgar Rey e
Hector Martinez introdussero la marsupio terapia in Colombia. Presto
la pratica si diffuse in tutta l’America latina, poi in Asia e in
Africa e negli anni ’90 in Francia, Svezia, Canada, Olanda e USA,
dove prese il nome di Kangaroo Mother Care.
L’obiettivo della terapia era quello di rendere più naturali
le cure riservate ai bambini nati prematuramente,
affrontando contemporaneamente l’insufficiente numero di
incubatrici negli ospedali.
La pratica consisteva nel tenere il bambino
prematuro in posizione eretta sul petto nudo della mamma (sinonimo di
nutrimento), con la testa appoggiata sul petto per poter sentire i
battiti del cuore e il calore del genitore. I risultati
non tardarono ad arrivare e il calo della mortalità diminuì
considerevolmente.
La relazione con la madre è l’elemento
fondamentale per superare le difficoltà dello sviluppo. Il
calore della mamma, il contatto pelle contro pelle, permette la
sopravvivenza del bambino che non è ancora in grado di adattarsi da
solo alla temperatura dell’ambiente. La posizione verticale inoltre
favorisce la respirazione. Il bambino può rimanere in questa
posizione per tutto il tempo necessario al completamento del suo
sviluppo.In questa fase, la madre potrà separarsi affidandolo bimbo
per brevi periodi ad altri familiari (al padre, alla nonna o a un
fratello a una sorella); in questo modo la relazione non
si interrompe ma, al contrario, vengono rinforzati gli elementi di
comunicazione e di riconoscimento reciproco che stanno alla base di
un sano sviluppo della personalità del bambino.
Le ricerche dimostrano che in rapporto ad altri
mammiferi, i nostri bèbè nascono con tre mesi “in anticipo”,
ovvero il loro sviluppo non è da considerarsi ultimato subito dopo
la nascita. Il neonato ha quindi bisogno del contatto prolungato
con la mamma al fine di consolidare il ritmo cardiaco e la
temperatura. Portare il bebè con un marsupio faciliterebbe quindi la
transizione dal grembo materno all’ambiente, aiutando il bambino
nell’adattamento.
Riassumendo, ecco
quali sono i principali vantaggi della
marsupio terapia:
- il
contatto epidermico crea una naturale regolazione
della temperatura
- la
posizione favorisce la respirazione e
l’ossigenazione
- la
pratica sembra aumentare la produzione di latte materno
- ne
beneficia anche l’attività motoria del bambino: la posizione nel
marsupio per il bambino è naturale e
consente un corretto sviluppo delle sue anche e della colonna
vertebrale
- il
bambino sembra dormire più tranquillo e
piangere meno e sono stati riscontrati benefici anche per quanto
riguarda le coliche (spesso legate al pianto e alla difficoltà
nel passaggio dallo stato di veglia al sonno).
Dopo tutto, non si tratta di una terapia recente
ma di una tecnica molto antica conosciuta da millenni come
unica modalità di sopravvivenza per bambini nati prematuri o
sottopeso. Ora, anche nei Paesi industrializzati, si è ri-scoperta
l’utilità e il vantaggio di portare il bambino con un marsupio
(alternativa alla tradizionale fascia) tenendolo sulla pancia, sulla
schiena o sul fianco sin dai primi giorni di vita fino ad un anno
d’età e oltre (indicativamente dai 6 kg ai 18 kg ). Questo
trasmette calore, protezione, sicurezza e,
aspetto non meno importante, si concilia con le attività quotidiane
della mamma. Gli esperti assicurano che la marsupio-terapia rende i
bambini più quieti e migliora la relazione empatica tra
madre-figlio.
Anche per i papà l’esperienza
relazionale con il bimbo e la condivisione, con la mamma, di questo
modo di prendersi cura di lui, favoriscono il
rapporto. Per entrambi i genitori questo può significare anche
una aumentata sicurezza e fiducia nelle proprie capacità di
comprendere e soddisfare i bisogni del bambino.
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