I doveri dei genitori
Riportiamo un'interessante estratto dal libro "La
cura Kneipp" a cura dell'Abate Sebastian Kneipp la cui prima
edizione risale al primo ottobre 1886.
Il capitolo presentato si intitola "l'educazione".
Chi non sa che un buon campo produce buoni frutti
e da un cattivo campo non ci si devono aspettare altro che frutti
cattivi? La stessa regola vale anche per i genitori: se questi sono
sani e vigorosi si può prevedere lo stesso per i loro figli, mentre
se essi sono deboli e intristiti, per le più svariate cause, anche i
loro nati saranno probabilmente malaticci e deboli.
I figli non portano solamente impressi nel volto i tratti dei genitori, ma somigliano loro anche nell'animo e ne ereditano le buone e le cattive qualità. Una madre che vive in modo corretto, che avverte la presenza di Dio in ogni momento della sua esistenza e ne segue i comandamenti è comprensibile che si attenda di ritrovare nei figli i suoi stessi sentimenti: i figli di norma ereditano infatti le buone come le cattive qualità dei genitori.
Sebastian Kneipp raccomanda dunque ai genitori di comportarsi in modo responsabile, di sviluppare ogni virtù, e di non lasciarsi fuorviare da nulla, né sopraffare da nessuna passione insana, affinché sia più facile per i figli individuare la via da seguire.
Il primo dovere pratico che ogni genitore ha nei confronti dei propri figli consiste nell'assicurare loro un'adeguata nutrizione.
I figli non portano solamente impressi nel volto i tratti dei genitori, ma somigliano loro anche nell'animo e ne ereditano le buone e le cattive qualità. Una madre che vive in modo corretto, che avverte la presenza di Dio in ogni momento della sua esistenza e ne segue i comandamenti è comprensibile che si attenda di ritrovare nei figli i suoi stessi sentimenti: i figli di norma ereditano infatti le buone come le cattive qualità dei genitori.
Sebastian Kneipp raccomanda dunque ai genitori di comportarsi in modo responsabile, di sviluppare ogni virtù, e di non lasciarsi fuorviare da nulla, né sopraffare da nessuna passione insana, affinché sia più facile per i figli individuare la via da seguire.
Il primo dovere pratico che ogni genitore ha nei confronti dei propri figli consiste nell'assicurare loro un'adeguata nutrizione.
IL LATTE MATERNO
Il latte materno è il primo insostituibile
alimento di cui ogni neonato ha bisogno. Da esso il bambino trae
tutte le sostanze che gli sono necessarie nei primi mesi di vita, e
ogni madre deve rendersi conto che allattare i propri piccoli è un
dovere importantissimo che non può venir tralasciato per motivi
vani. Nei casi in cui dei problemi di salute impediscano
l'allattamento al seno sarà necessario ricorrere al parere del
medico, per trovare di volta in volta la soluzione più adeguata.
Di solito comunque i problemi alimentari incominciano solo quando giunge il momento dello svezzamento: è allora che ci si chiede quali sono gli alimenti più indicati ad aiutare i piccoli nella crescita.
Di solito comunque i problemi alimentari incominciano solo quando giunge il momento dello svezzamento: è allora che ci si chiede quali sono gli alimenti più indicati ad aiutare i piccoli nella crescita.
LO SVEZZAMENTO
La risposta di Kneipp è chiara: i cibi
preferibili sono i più semplici e sani, i meno raffinati, i più
digeribili. Ottimi alimenti sono il caffè di ghiande e il caffè di
malto, a cui si può unire il latte: sono infatti cibi economici e
sani, che fanno prosperare e sono adatti anche a bambini molto
piccoli.
Spesso i poveri nutrono meglio dei ricchi i bambini, perché scelgono cibi più semplici e meno raffinati. Nell'alimentazione dei bambini sono da scegliere alimenti nutrienti e facili da digerire, quali il latte, le zuppe di pane, le farinate, le minestre di patate, mentre sono evitare i cibi che eccitano o riscaldano.
Il parroco Kneipp è convinto che latte e farinacei siano i cibi migliori per i bambini, mentre guarda con sospetto la carne. Egli approva anche l'abitudine di nutrire i fanciulli con le farine integrali, e non teme che i cibi che ne derivano siano troppo rozzi e ordinari.
Spesso i poveri nutrono meglio dei ricchi i bambini, perché scelgono cibi più semplici e meno raffinati. Nell'alimentazione dei bambini sono da scegliere alimenti nutrienti e facili da digerire, quali il latte, le zuppe di pane, le farinate, le minestre di patate, mentre sono evitare i cibi che eccitano o riscaldano.
Il parroco Kneipp è convinto che latte e farinacei siano i cibi migliori per i bambini, mentre guarda con sospetto la carne. Egli approva anche l'abitudine di nutrire i fanciulli con le farine integrali, e non teme che i cibi che ne derivano siano troppo rozzi e ordinari.
NIENTE ALCOLICI E POCO CAFFE
Reputa naturalmente che siano da abolire per i
giovani tutti gli alcolici, mentre il normale caffè va limitato. Per
quanto riguarda le porzioni è bene non eccedere, in quanto
generalmente i bambini hanno un appetito robusto e, come si è già
detto, quando affermano di aver mangiato abbastanza hanno già
mangiato troppo. Quanto al fumo Kneipp ricorda che in giovane età
l'assunzione di nicotina, il veleno presente nel tabacco, risulta più
dannosa che in età avanzata; inoltre chi apprende a fumare in
gioventù spesso contrae una vera e propria passione per il fumo.Alla
cura dell'alimentazione segue quella della forma fisica; non va
quindi dimenticato l'antico detto che recita: Mens sana in corpore
sano.
Il corpo infatti esercita una grande influenza sullo spirito e se esso è fiacco anche lo spirito ne soffre: molte menti risultano deboli e poco sviluppate perché il corpo presenta uno sviluppo carente.
Il corpo infatti esercita una grande influenza sullo spirito e se esso è fiacco anche lo spirito ne soffre: molte menti risultano deboli e poco sviluppate perché il corpo presenta uno sviluppo carente.
TEMPRARE IL CORPO DEI GIOVANI
È essenziale dunque abituare i giovani a
irrobustire il corpo. Un ottimo mezzo per temprare l'organismo, e
attutire l'eccessiva sensibilità è un veloce bagno freddo, oppure
tiepido: una semplice immersione nell'acqua, della durata di uno o
due secondi, da effettuare immediatamente dopo il bagno caldo.
Il parroco Kneipp, dopo aver osservato che è ormai consolidata l'abitudine, resa necessaria dall'amore per la pulizia, che i bambini facciano ogni giorno un bagno caldo, dice di non avere nulla contro una simile consuetudine, ma di temere che il bagno caldo renda molli i fanciulli. Egli invita gli adulti a fare, per circa due mesi, un bagno caldo quotidiano e a verificare su se stessi quale spossamento e debolezza essi inducano nell'organismo. Tali bagni rendono sensibili al punto di non essere più in grado di sopportare il freddo. Se dunque il bagnarsi quotidianamente nell'acqua calda risulta dannoso a un adulto, non dovrà rendere più deboli anche i bambini?
Il parroco Kneipp, dopo aver osservato che è ormai consolidata l'abitudine, resa necessaria dall'amore per la pulizia, che i bambini facciano ogni giorno un bagno caldo, dice di non avere nulla contro una simile consuetudine, ma di temere che il bagno caldo renda molli i fanciulli. Egli invita gli adulti a fare, per circa due mesi, un bagno caldo quotidiano e a verificare su se stessi quale spossamento e debolezza essi inducano nell'organismo. Tali bagni rendono sensibili al punto di non essere più in grado di sopportare il freddo. Se dunque il bagnarsi quotidianamente nell'acqua calda risulta dannoso a un adulto, non dovrà rendere più deboli anche i bambini?
BAGNO FREDDO ANCHE PER I PIU' PICCOLI
Kneipp dice: "Non sono contrario al bagno
caldo, purché non duri a lungo, né abbia una temperatura troppo
alta: in tre minuti il bambino può essere pulito con l'acqua calda,
poi deve iniziare l'indurimento. Appena tolto il piccolo dall'acqua
calda lo si bagni con quella fredda per un paio di secondi in modo da
togliergli tutto il calore superfluo. Per agire con maggior effetto
si tenga presso il bagno caldo una tinozza d'acqua fredda e vi si
immerga il bambino per un secondo. In tal modo si temprerà il
piccolo e si allontanerà il calore in eccesso.
Certo inizialmente il bambino urlerà, ma non fa nulla; egli del resto grida anche nell'acqua calda e in breve tempo non presterà più attenzione all'acqua fredda. Un buon padre e una madre come si deve devono mostrare una certa fermezza d'azione e non lasciarsi commuovere da ogni sentimento. Se una madre giunge al punto di temere che la patria versi in pericolo se ella immerge il suo piccino nell'acqua fredda, può, nei primi giorni, mitigarne la temperatura, ma non attenda comunque troppo a lungo prima d'avvezzare il suo bambino all'acqua fresca".
Chi osserva il comportamento naturale dei fanciulli può del resto constatare che, non appena ne hanno l'occasione, si accostano all'acqua e vi sguazzano a lungo con grande piacere: vi si trovano tanto bene che a mala pena se ne distaccano. Se ciò non andasse loro a genio ne starebbero lontani. In simili casi è bene lasciarli fare: l'importante, quando tornano a casa inzuppati, è far loro indossare dei vestiti asciutti!
Un proverbio dice: «Quel che impara Giovannino lo farà anche Giovannone». I bambini che sono stati abituati da piccoli ad aver confidenza con l'acqua, e a non temerla, anche più tardi sapranno mantenersi sani temprando il loro corpo e non cadranno nelle insidie della mollezza.
Certo inizialmente il bambino urlerà, ma non fa nulla; egli del resto grida anche nell'acqua calda e in breve tempo non presterà più attenzione all'acqua fredda. Un buon padre e una madre come si deve devono mostrare una certa fermezza d'azione e non lasciarsi commuovere da ogni sentimento. Se una madre giunge al punto di temere che la patria versi in pericolo se ella immerge il suo piccino nell'acqua fredda, può, nei primi giorni, mitigarne la temperatura, ma non attenda comunque troppo a lungo prima d'avvezzare il suo bambino all'acqua fresca".
Chi osserva il comportamento naturale dei fanciulli può del resto constatare che, non appena ne hanno l'occasione, si accostano all'acqua e vi sguazzano a lungo con grande piacere: vi si trovano tanto bene che a mala pena se ne distaccano. Se ciò non andasse loro a genio ne starebbero lontani. In simili casi è bene lasciarli fare: l'importante, quando tornano a casa inzuppati, è far loro indossare dei vestiti asciutti!
Un proverbio dice: «Quel che impara Giovannino lo farà anche Giovannone». I bambini che sono stati abituati da piccoli ad aver confidenza con l'acqua, e a non temerla, anche più tardi sapranno mantenersi sani temprando il loro corpo e non cadranno nelle insidie della mollezza.