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AZUR è presente e attiva sul mercato da più di 35 anni. Situata tra le verdi vallate del Chianti, è una tra le maggiori aziende in Italia nel campo degli arredi per la Prima Infanzia. Realizzare cose belle, utili, che possano essere funzionali alle esigenze delle mamme e accogliere, in piena sicurezza e in grande armonia, i primi passi del bambino è la nostra mission. Creatività, artigianalità, amore per il bello. AZUR in questi anni ha raccolto le sfide di un mercato in continua evoluzione ed è cresciuta rinnovandosi continuamente e creando sempre nuove linee di prodotti. I prodotti a marchio AZUR e il “segreto” che li anima sono a disposizione nei 600 punti vendita sparsi sull’intero territorio nazionale. AZUR distribuisce i prodotti a marchio BEABA e BEBECAR sul territorio nazionale.

lunedì 31 gennaio 2011

Lavare i tessuti Bébécar

I tessuti dei TRIX Bébécar sono sfoderabili elavabili: non preoccupatevi quindi se il vostro bebè ha sporcato la carrozzina, se il vostro cane, con le zampe sporche, ha segnato il vostro seggiolino auto e se il vostro bambino ha insudiciato il passeggino! E' possibile lavare i tessuti preservando la loro lucentezza e il colore.


E' sufficiente osservare alcune brevi precauzioni che potete legegre nelle istruzioni di lavaggio al link http://www.flickr.com/photos/azurline/sets/72157625820260593/with/5403725571/


Non lavare in lavatrice ma a mano.
Non usare detergenti o prodotti troppo aggressivi.
Lasciare asciugare all'aria.
Non lasciare il tessuto esposto al sole o a fonti di calore intenso.
Tutti i tessuti sono impermeabili a piccole quantità di acqua.
Utilizzare il parapioggia Bébécar in caso di pioggia di forte intensità.



www.bebecar.it

TRIX Bébécar Blu Griffe by Azur



Il Trix Blu Griffe appartiene alla categoria dei prodotti griffati di Bébécar e si caratterizza per la fine lavorazione del tessuto 100% Made in Italy. Il tessuto griffato è stato pensato da Bébécar per rendere ancora più elegante il Trix con il logo dell'azienda portoghese che viene in risalto grazie al particolare intreccio di trama e ordinto.


Il tessuto Blu Griffe è uno dei prodotti più venduti da Bébécar Italia e si abbina alla perfezione con i telai cormati con inserti blu scuso: un abbinamento esclusivo ed elegante nella più piena tradizione italiana.


www.bebecar.it

sabato 29 gennaio 2011

Babycook by Beaba distribuito da Azur

Beaba distribuito da Azur.






Babycook by Beaba è un robot per cottura a vapore e frullatore, dotato di ben 4 funzioni: cuoce a vapore, frulla, scongela, riscalda, si pulisce facilmente. L'esclusivo sistema di cottura permette di preservare le proprietà più importanti delle vitamine contentute nei cibi.


Con Babycook viene allegato un libretto di ricette e menù per i pasti dei bebé dai 6 ai 24 mesi.
Grande capienza: 600 ml. Inclusi nella confezione c'è la spatola per estrarre il cestello e per raschiare il fondo del contenitore.


Babycook assicura una migliore cottura, veloce (meno di 15 minuti) grazie al suo esclusivo sistema brevettato.


Babycook è dotato di sistema avvolgicavo.

venerdì 28 gennaio 2011

TRIX Bébécar Portofino Elegance by Azur


Il Trix Bébécar è un simbolo di eleganza e raffinatezza. I telai sono dotati di manici ripiegabili, di un ampio e accessibile cestello, di ruote con confortevoli sospensioni e facilmente rimovibili per diminuire l'ingombro nel bagagliao dell'auto.
Costruisci il tuo passeggino TRIX scegliendo il colore del telaio e i colori dei tessuti nella vasta gamma offerta da Bébécar. All'interno della linea COLORE dei tessuti Bébécar il più venduto e richiesto è senza dubbio il PORTOFINO ELEGANCE che racchiude in sè tutta l'eleganza della tradizione italiana nel mondo dei passeggini e carrozzine. L'inserto bianco regala un tocco di novità e rinnovo stilistico che si sposa perfettamente con i telai Bébécar cromati/blu.
Scopri i dettagli del Portofino elegance su www.bebecar.it

giovedì 27 gennaio 2011

Azur e l'Economia di Comunione



Azur da anni è elemento portante del progetto chiamato “Economia di Comunione” condiviso da circa 750 aziende in tutto il mondo. Queste si impegnano liberamente a mettere in comunione i profitti secondo diversi scopi tra cui quello di aiutare le persone svantaggiate, creando nuovi posti di lavoro e sovvenendo ai bisogni di prima necessità (www.edconline.org).
Emerge insomma un modello alternativo di sviluppo economico che si pone come superamento dell’attività incentrata esclusivamente attorno al profitto.
AZUR opera in modo che alla base del lavoro ci sia qualità nei rapporti tra tutti, motivazione, rispetto e stima reciproca. In AZUR crediamo profondamente che nel mondo si possano rendere sempre più visibili valori fondanti della nostrasocietà come la fraternità e la solidarietà.


La responsabilità sociale di Azur


Azur, da sempre, ha posto alle radici del suo agire ciò che lo slogan aziendale comunica in modo efficace “C’è chi fa le cose per Amore”. Questa filosofia ha ispirato ed alimenta tutt’ora lo spirito creativo, imprenditoriale, manageriale di Azur che si traduce in modalità di lavoro e in prodotti costruiti secondo i massimi criteri di qualità.
Da questa visione nasce l’esigenza, in tempi di crisi economica internazionale e di grande fermento, di soffermarsi e riflettere su ciò che si sta facendo.
Costruire un presente e un futuro sostenibile è di fondamentale importanza e ciò crediamo si declini in vari modi: come per esempio in una catena di approvvigionamento green, in eco-prodotti, eco-etichette, innovazione sostenibile, investimenti socialmente responsabili, eco-efficienza. In Azur vogliamo svilupparci in modo sostenibile e non trascuriamo il problema della povertà energetica, del divario nella destinazione delle risorse e la forte crescita di una domanda verde di massa (la cosiddetta “green economy”).
Azur si impegna alla salvaguardia dell’ambiente. I passi e gli investimenti da fare non sono di facile attuazione, in particolare in questo momento di crisi economica, ma crediamo di dover salvaguardare l’ambiente per il bene delle future generazioni. Per produrre culle, lettini, armadi, ecc. si ha bisogno di materie prime pregiate ed è per questo che in Azur poniamo grande attenzione al fatto che il legno venga reperito in zone nelle quali le foreste ed i boschi non vengano devastati ed i luoghi naturali deturpati. Nella fase di lavorazione dei prodotti le scelte sono un riflesso del desiderio di evitare l’inquinamento dell’atmosfera e l’impatto ambientale della produzione: la riutilizzazione del legno avanzato, il recupero della vernice, il risparmio energetico, sono solo alcuni degli accorgimenti che adottiamo per ridurre il carico sull’ambiente che si desidera salvaguardare per le future generazioni. Azur è convenzionata al Consorzio Pannello Ecologico e utilizza pannelli realizzati al 100% con legno post-consumo.
Inoltre crediamo sia importante recuperare, all’interno della sfera economica, una dimensione di “sviluppo umano integrale”. In un contesto che da molti viene definito come l’era della “globalizzazione che ci rende vicini, ma non fratelli”, in Azur sentiamo oggi sempre più forte l’esigenza di una valorizzazione della nostra responsabilità sociale d’impresa che possa far leva non semplicemente su considerazioni di natura strategica (volte a introdurla soltanto se consente di migliorare il profitto), ma anche su considerazioni di natura etica. Siamo sicuri che il lavoro e di conseguenza, il datore di lavoro, deve concorrere allo sviluppo umano integrale dei collaboratori dell’azienda e questo, come altri obiettivi, possono essere raggiunti solamente applicando principi di sussidiarietà. Soltanto il fondarsi o il non fondarsi sull’etica è un criterio valido in azienda per distinguere tra sviluppo umano e sviluppo non umano del business.
www.azurline.eu

giovedì 13 gennaio 2011

La fata turchina: educare per perdonare!


Spunti e appunti post campo dei miracoli... per perdonare!
Chiara Godina, educatrice, ci ha "regalato" in questo breve post degli spunti e dei suggerimenti sul tema del perdono e, come dice il titolo stesso, dell'educare per perdonare...
"Un piccolo gattino geloso della sua “sorellastra” gabbianella. Un attimo di rabbia, una gelosia celata… ed il danno è fatto.
Un bambino con una sorellina diversamente abile. Un momento di libertà… una grande perdita.
Un papà, un marito, un figlio. La sofferenza nascosta, il male sconosciuto, l’incapacità di amare.

Tre storie, tanti modi di dire “perdono” (Non dal verbo “perdonare”, ma da “per – donare”, “per fare un dono” a qualcuno, ad un figlio, ad un amico, ad un fratello, ad una sorella, al coniuge). Per-donare vuol dire allora trovare il modo di donare sempre qualcosa a chi ci è accanto, a chi chiede il nostro amore, la nostra attenzione, il nostro tempo. Se riusciamo nell’intento allora il nostro “per-donare” si tramuterà inevitabilmente nella possibilità di educare. Ma Per-donare non è un’impresa semplice. Ci sono spesso molti “ma” e “però” che ritornano, che non permettono di per-donare veramente. Il ricordo della sofferenza o di qualcosa che in un modo o nell’altro ci ha fatto male, non ci è piaciuto, è difficile da eliminare.
Il genitore per educare il figlio all’amore deve comprendere l’importanza che il per-donare ha, sempre, nelle piccole “questioni” quotidiane, così come in quelle più grandi. La coerenza educativa fa perno proprio sulla capacità del genitore di perdonare il proprio figlio («oggi non vai in palestra perché la maestra mi ha detto che ti ha dovuto sgridare perché non avevi voglia di mangiare la pasta rossa che di solito ti piace tanto…» potrebbe essere sostituito con «La maestra mi ha detto cosa è successo oggi. Hai capito perché si è arrabbiata? Bene… allora adesso andiamo in palestra e quando avrai finito la partita sarai così affamato che scommetto mangerai due piatti di pasta rossa!!»).
La stessa vicenda può essere osservata da diverse angolazioni ed in questo modo si ha la possibilità di comprendere i diversi punti di vista dei soggetti coinvolti. Il gattino non riesce a perdonare che i grandi possano voler bene anche a qualcuno diverso da lui. I grandi non riconoscono e quindi non perdonano una legittima richiesta di attenzione.
Il bambino non riesce a perdonarsi la colpa di avere una sorella gemella così. I genitori sono ciechi di fronte alla sofferenza del figlio, che deve essere perfetto e non deve avere bisogno di alcun perdono… almeno lui non deve mai sbagliare.
L’uomo non riesce a perdonare il fatto che una malattia ha impedito a sua madre di esserlo veramente. Il timore di guardare in faccia la realtà ha impedito a tutti di perdonare la sofferenza che ogni malattia porta con sé, non sul malato, ma sulle persone che gli stanno accanto."
Grazie Chiara per questo interessante spunto di riflessione.

lunedì 10 gennaio 2011

Le 10 A per educare

La declinazione di educare in termini pedagogici
Come già molti esperti del settore stanno sottolineando da anni stiamo vivendo in una società che è capace di spettacolarizzare, quasi in maniera eccessiva, qualsiasi avvenimento che ci circonda, facendocelo vivere e sperimentare, attraverso la televisione, come un evento da vedere. Tale processo mediatico distoglie la nostra attenzione su noi stessi facendo sì di non riuscire più a focalizzare l'attenzione sul nostro io, su ciò che ci succede dentro, ma su ciò che accade al di fuori.
E' quindi quanto mai necessario un ritorno al nostro io per combattere l'alienazione che ci circonda e che porta a una depressione e depersonalizzazione di massa. Solamente nella misura in cui riusciremo a riappropriarci del nostro io saremo in grado di riscoprire la dimensione dell'altro, del tu che ci sta accanto, quindi anche dei nostri figli.
Di seguito un'interessante spunto che può aiutare a chiarire e tradurre in gesti concreti la parola Educare, in 10 semplici declinazioni...
Le 10 A dell'EDUCARE:
1 - ASCOLTARE: mettersi nei panni dell'altro
2 - ACCOGLIERE: fare spazio
3 - AVVICINARSI: avere la presenza giusta
4 - ATTENDERE: saper pazientare
5 - AGGREGARE: creare occasioni per mettere insieme
6 - AMMIRARE: stupirsi di fronte a loro
7 - AMMONIRE: riprendere con fiducia e determinazione
8 - ACCOMPAGNARE: essere compagni di viaggio
9 - ACCOSTARSI: avere la giusta vicinanza
10 - AMARE: essere sempre pronti a dare la vita
(le 10 A dell'educare sono tratte dal libro "Genitori si può fare" di Ezio Aceti - edizioni San Paolo)