Informazioni personali

La mia foto
AZUR è presente e attiva sul mercato da più di 35 anni. Situata tra le verdi vallate del Chianti, è una tra le maggiori aziende in Italia nel campo degli arredi per la Prima Infanzia. Realizzare cose belle, utili, che possano essere funzionali alle esigenze delle mamme e accogliere, in piena sicurezza e in grande armonia, i primi passi del bambino è la nostra mission. Creatività, artigianalità, amore per il bello. AZUR in questi anni ha raccolto le sfide di un mercato in continua evoluzione ed è cresciuta rinnovandosi continuamente e creando sempre nuove linee di prodotti. I prodotti a marchio AZUR e il “segreto” che li anima sono a disposizione nei 600 punti vendita sparsi sull’intero territorio nazionale. AZUR distribuisce i prodotti a marchio BEABA e BEBECAR sul territorio nazionale.

lunedì 3 maggio 2010

L'autostima

Come far crescere l'autostima in famiglia
L'autostima è l'idea, l'immagine che ciascuno ha di se stesso. Ogni persona la costruisce negli anni, fin da quando è bambino con ciò che i genitori, i nonni, i maestri e compagni dicono di noi.
Per cercare di chiarire cosa significa autostima, partendo dall'etimologia, troviamo che il verbo stimare, derivante dal latino aestimare, significa valutare, nella duplice accezione di "determinare il valore di" e "avere un'opinione di". Da questo punto di vista il concetto di autostima racchiude in sé il come ciascuno vede sé stesso, come si giudica e che tipo di valore si attribuisce.
Penso che a tanti di noi sia capitato di fare dei propositi per la giornata e spesso accade di disattenderli ricadendo negli stessi errori che il nostro carattere ci porta a commettere. Quale soluzione quindi?
Gli psicologi sono concordi nell'affermare che per riuscire veramente ad amare è necessaria prima di tutto una "capacità di stare in piedi da soli", in ogni situazione, senza appoggiarsi ad alcuno. Bisogna essere una persona già completa in sé, autonoma. Ciò non significa certo che non abbiamo bisogno degli altri in quanto siamo esseri relazionali che crescono, vivono e maturano attraverso le relazioni. Spesso però ci capita di amare con secondi fini, soprattutto con lo scopo di essere riamati. L'amore invece dev'essere gratuito e disinteressato. Se saremo pronti a prendere sempre l'iniziativa, se riusciremo a perdonare e ricominciare subito, amare sarà sempre di più un gesto gratuito e sempre più spontaneo.
"Amare in questo modo non è facile. Tutto dipende dal tipo di stima che abbiamo di noi stessi, dal valore che attribuiamo alla nostra persona, dal grado di sicurezza che possediamo. Se è basso, tenderemo a difenderci anziché a donarci, ad avere bisogno dell'altro per la nostra sicurezza e quindi ad amarlo non per ciò che è, ma per ciò che è capace di darci. Più la persona ha una propria identità, più è capace di donarsi in modo gratuito; più ha fiducia più è sé stessa, più ha fiducia nelle capacità dell'altro. Solo da una vera umiltà può fiorire la consapevolezza del valore della nostra persona."
"La stima di sé si struttura in gran parte nei primi anni della vita; dipende molto se in quegli anni ci siamo sentiti amati dai genitori per ciò che eravamo e non per ciò che essi si aspettavano da noi. A volte, purtroppo, l'educazione è basata sul principio: «Se mi ubbidisci e se vai bene a scuola, ti voglio più bene». Invece un padre che sostiene il figlio nel perseguimento dei suoi obiettivi, lo aiuta a costruire la sua sicurezza, gli regala forza ed energia. Anche quando i genitori sono costretti a dare una punizione, dovrebbe sempre venir fuori che, nonostante tutto, l'amore per i figli non subisce variazioni. Come l'amore di Dio, che mentre ci accoglie per ciò che siamo, ci spinge a non fermarci e andare sempre avanti."
E' importante quindi come si trattano i figli soprattutto nei primi anni di vita, ciò determinerà la loro autostima e maturazione psicologica. Per crescere un figlio con una buona autostima è necessario prima di tutto che entrambi i genitori la abbiano maturato dentro di sé.
"Amare costa fatica: un saluto mancato, una scarsa delicatezza bastano a mandarci giù, un'idea diversa dalla nostra fa traballare la nostra sicurezza e ci sentiamo rifiutati. Un rimprovero ferisce il nostro orgoglio e facciamo fatica a ricominciare. Qualunque sia la situazione, bisogna crescere nell'autostima, specie quando avvertiamo che essa è un po' traballante e ha bisogno di puntelli, stimoli, apprezzamenti ed elogi. Anche in coppia. Non è necessario, tra l'altro, fare sempre tutto insieme; può essere a volte importante fare attività diverse, se queste ci gratificano e aiutano a superare le tensioni quotidiane. Un incontro, una meditazione, un libro, un'attività sportiva, tutto può aiutare a crescere, ad acquistare sicurezza e, di conseguenza, ad amare meglio. A volte basta poco, come, per esempio, valorizzare il positivo: «Come hai parlato bene stamattina, che bel vestito hai comprato, come sei brava a riordinare la casa!». Specialmente nella coppia. Quando ci viene la tentazione di vedere solo i difetti dell'altro, facciamo subito l'esercizio di elencare anche i suoi lati positivi. Se non li vediamo, è certamente colpa nostra, perché non esiste persona al mondo che non abbia almeno un lato positivo. È importante imparare a non essere avari di complimenti e conferme. Questo vale sempre, in qualsiasi tipo di rapporto, da quello familiare a quello lavorativo. Non cominciare mai dal negativo, ma sempre da quel poco o molto di positivo che riscontriamo nell'altro."
Solamente facendo così si potranno avere genitori responsabili e maturi che saranno in grado di crescere uomini veri.
Per un approfondimento Città Nuova n.7/2010 pp. 52-54

Nessun commento:

Posta un commento