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sabato 30 luglio 2011

La genitorialità


Nel precedente post abbiamo accennato al concetto di “genitorialità”. Vediamo un po' di capire che cosa rappresenta.
Di certo, in questa sede non potremo esaurire tutti i suoi significati e le tematiche connesse. La nostra non è una pretesa di completezza né tantomeno vogliamo fare didattica spicciola. L’unica volontà è quella di affrontare argomenti utili alle mamme e ai papà che ci seguono, fornire spunti di riflessione e approfondimento, ma soprattutto, affrontare assieme il ruolo di genitori in modo consapevole e sereno.

Così come si evolve il ruolo del genitore, si evolve negli anni il concetto di genitorialità, trovando nuove ramificazioni e spessori a seconda dell’ambito in cui viene applicato (psicologia, psicodinamica, psicopedagogia, ricerca clinica, dinamiche psicosociali e così via).
Da un punti di vista “formativo” e quindi psicopedagogico, la genitorialità rappresenta il «continuo apprendistato per imparare l'arte di essere genitori» (Gianluigi Visentini, Definizione e funzioni della genitorialità). Questo approccio vede il ruolo del genitore come un processo dinamico attraverso il quale si impara a prendersi cura del figlio e a rispondere ai suoi bisogni, sempre diversi a seconda della fase evolutiva. Naturalmente, ciò non fa che riattivare bisogni ed angosce che fanno parte della propria storia evolutiva, proprio perché la crescita umana è fatta di stadi che si ripetono nel corso della vita.
Da un punto di vista prettamente psicologico, si può dire che la genitorialità sia una parte fondante della personalità di ciascuno: uno “spazio psicodinamico” che inizia a formarsi nell'infanzia quando a poco a poco interiorizziamo i comportamenti, i messaggi verbali e non-verbali, le aspettative, i desideri, le fantasie dei nostri genitori.
Dal punto di vista della crescita evolutiva -come scrive Visentini citando Erikson - uno degli stadi della persona è la genitorialità (o generatività) ed esso rappresenta il passaggio dal legame di attaccamento con i propri genitori (”essere oggetto di cura”) a quello nei confronti del partner (reciprocità intesa come “mi prendo cura di te come tu ti prendi cura di me”) per giungere, infine, al realizzarsi di una nuova modalità unidirezionale in senso inverso, ovvero il generare una nuova vita di cui prendersi cura (“mi prenderò sempre cura di te, figlio, qualsiasi persona tu sarai”). Appare chiaro come la genitorialità non comprenda solo gli aspetti individuali e della personalità, ma anche gli aspetti di coppia e quindi della relazione tra i partner che condividono il ruolo genitoriale. «E' il legame di coppia che rappresenta lo snodo del passaggio da “oggetto di cura” a “caregiver”».
Come ogni stadio evolutivo della crescita, anche la genitorialità – forse il momento evolutivo più maturo dal punto di vista psicologico, affettivo e relazionale – è accompagnato da difficoltà, contraddizioni, ricerche, crisi, integrazioni. Quindi lo “spaesamento” nel diventare genitori è normale e sano, anche perché non si tratta di qualcosa di innato (quale può essere invece l’istinto materno e paterno), piuttosto, quella della genitorialità è una “funzione” composta da tante altre sub-funzioni alla quale mettersi al servizio in modo consapevole e responsabile. Il primo aspetto da riconoscere è che nostro figlio non è un oggetto di cura bensì è un Soggetto in Creazione (dott.ssa Maria Marcella Cingolani, La Genitorialità) che va rispettato nel suo percorso di crescita. La presenza responsabile del genitore, secondo questo approccio, non è né impositiva né lassista, bensì propositiva ed accogliente, «una presenza in grado di ascoltare, in grado di dialogare, in grado di dare il giusto valore a quel tempo che ad ogni figlio è necessario e vitale per cercarsi, per trovarsi, per costruirsi».  
In conclusione,  comprendiamo come non si possa essere genitori sempre allo stesso modo perché, a seconda dell’età dei figli, è necessario assolvere compiti differenti e adottare/adattare le proprie modalità comunicative ed interattive. Lo “stile educativo” va rivisitato con dinamicità (dott.ssa Laura Tullio, Cos’è la genitorialità?).
Un caro saluto a tutti i nostri “Apprendisti Mamma e Papà”!
Al prossimo aggiornamento.

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