In questo post, Chiara, una mamma che ormai e' al
terzo bimbo, si confida raccontando qualcosa dei suoi tre splendidi
figli e di come divenire genitori di puo'!
"Sara, quasi 2 anni.
Quante volte ho sentito dire "La terza viene
su da sola!". Eh no, non è proprio così! Ogni figlio ha
bisogno di te, papà e mamma, sempre, anche se in modi e tempi
diversi e non importa se hai anche "altri" figli a cui
pensare. Quel figlio non può risparmiarsi di chiederti tutto l'amore
possibile, allo stesso modo degli altri.
Ora la piccola Sara ha conquistato un po' di
autonomia, cammina, a suo modo riesce a fare le scale, parla e si fa
comprendere, ma certo senza genitori non potrebbe stare.
Marta, 7 anni, secondo anno della scuola primaria,
appassionata di ginnastica artistica, musica, femminilità. E'
sveglia, brillante a scuola, pronta a sbalordire con le sue
intuizioni. Ma è la secondogenita e sta cercando disperatamente di
trovare il suo posto, che non è "essere la prima", e
nemmeno "l'ultima". E' in mezzo e trovare l'equilibrio è
molto difficoltoso. Le richieste di attenzione si tramutano in
capricci peggiori di quelli che potrebbe fare la sorellina minore, o
in pretese di autonomia ed indipendenza superiori a quelle del
fratello maggiore. Mamma e papà non devono mai dimenticarlo. Il suo
posto è quello più difficile da "vivere".
Francesco, 9 anni, quarto anno della scuola
primaria, appassionato della vita, di tutto ciò che vede attorno a
se, di basket, di figurine, di sassi e di amici. È il primogenito.
Colui che ha trasformato per la prima volta la coppia di sposi in una
coppia di genitori. A lui il gravoso compito di accompagnare mamma e
papà nel labirinto dell'essere genitori. Il successo della sua
impresa ha dato i suoi frutti.
Per comprendere cosa vuol dire diventare genitori,
bisogna osservare i propri figli. I loro capricci, le loro risate, le
loro litigate ci ricordano costantemente che ci sono e che hanno
bisogno di noi. E' inutile nascondersi dietro le solite scuse del
"Non ho tempo, ci sono cose ben più importanti che stare qui a
giocare con te", un figlio ha si bisogno di mangiare, vestirsi
con abiti puliti, vivere in una casa dignitosa. Ma senza amore è
troppo difficile, non tutti ce la fanno.
Diventare genitori è una sfida, che richiede
energie non indifferenti per poter essere affrontata con successo.
Spesso tanti genitori si sentono soli in questo cammino, temono di
essere gli unici a vivere determinate fatiche ed esperienze. Qualche
volta si arriva ad un punto in cui non si sa più cosa fare, credendo
di "averle provate tutte", ci si arrende,
rischiando così di perdere credibilità nei confronti dei propri
figli, ma soprattutto non riuscendo più ad essere un valido punto di
riferimento per loro.
La capacità di rimettersi in discussione e
soprattutto di provare a guardare le cose da un altro punto di vista
sono un punto di partenza per "diventare genitori".
Si "è" genitori ogni volta che nasce un
figlio, che si accoglie un bambino nella propria vita, ma diventare
genitori non è così scontato ed immediato. Le difficoltà che si
incontrano quotidianamente, a partire dai primi giorni di vita del
bambino, ci impongono di modificare le nostre abitudini, per fare un
po' di spazio a quella splendida creatura che è entrata nella nostra
vita. Ed il cambiamento non sempre è facile da accettare, anche se
magari lo si è sognato per tanto tempo.
In questi momenti è allora opportuno fermarsi e
abbassarsi a guardare i propri figli negli occhi ricordandosi le
parole di San Paolo Apostolo nella sua lettera ai Corinzi "l'amore
tutto spera, tutto copre, tutto sopporta. L'amore non avrà mai
fine".
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