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lunedì 8 novembre 2010

Andare alla scuola materna

A volte i bambini possono avere atteggiamenti a prima vista contraddittori
A volte può capitare che portando il bimbo alla scuola materna, anche se di carattere socievole, che voglia continuare a stare in braccio alla mamma, facendo i capricci, magari piangendo, perchè non vuole rimanere da solo. Quando invece si va a riprenderlo, alla fine della giornata, a sorpresa, può avere un atteggiamento contrario, cioè che non voglia venire e che continui a giocare. Come interpretare questo suo atteggiamento a prima vista contraddittorio? Che fare?
Riportiamo un intervento del dr. Ezio Aceti da Città Nuova di ottobre 2007 che tratta proprio di questa problematica.
"Il bambino che piange quando lo si accompagna alla scuola materna, non è capriccioso e tanto meno cattivo, ma perfettamente normale. Egli vorrebbe stare sempre con la madre perché ciò lo rassicura. Come comportarsi con lui? Quello che è importante è la modalità di separazione che deve avvenire in modo naturale tenendo conto del suo vissuto. Al momento del distacco, egli è in ansia perché ha paura di rimanere sempre senza la madre. Col pianto manifesta all'esterno questo timore che lui vive in modo esagerato perché non è ancora padrone del tempo e non ha ancora sufficiente esperienza. Il bambino, si può dire, ha le sue ragioni per piangere. È bene rispondergli tenendo conto di ciò e facilitare l'inserimento nella realtà, dando senso alla separazione che sta per avvenire. Questo è quello che vorremmo venisse fatto a noi quando soffriamo. Cioè vorremmo che chi ci sta vicino ci comprendesse e ci incoraggiasse a fare bene, senza rimproveri o minacce. Così è per il bambino ogni volta che si deve separare dalla madre o da qualche cosa che gli piace. Gli si può dire: Lo so che tu vorresti stare in braccio alla mamma, ma adesso devi andare dalla maestra. Sono sicura che tutto andrà bene e quando verrò a riprenderti mi racconterai cosa hai fatto. Queste o altre parole suggerite dall'amore non sono di poco conto perché possono dare senso alla sofferenza del distacco. Il pianto non deve preoccupare. Occorre comprendere che la madre è per il piccolo la prima figura di attaccamento. Le modalità di separazione da lei fanno spesso il discrimino fra uno sviluppo normale o patologico. La presenza o l'assenza fisica e mentale della figura materna è una condizione della massima importanza nel determinare lo sviluppo emotivo di un bambino. Le vicende separative costituiscono la base di un sano sviluppo individuale. Ne sono una testimonianza le varie problematiche che vengono riscontrate in persone che hanno subito un abbandono precoce da parte della madre. Un normale attaccamento, come quello di suo figlio verso di lei, prefigura una persona che sa aiutarsi, che sa chiedere e dare aiuto, con una buona immagine di sé e fiducia negli altri."

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