A
volte i bambini possono avere atteggiamenti a prima vista
contraddittori
A volte può capitare che portando il bimbo alla
scuola materna, anche se di carattere socievole, che voglia
continuare a stare in braccio alla mamma, facendo i capricci, magari
piangendo, perchè non vuole rimanere da solo. Quando invece si va a
riprenderlo, alla fine della giornata, a sorpresa, può avere un
atteggiamento contrario, cioè che non voglia venire e che continui a
giocare. Come interpretare questo suo atteggiamento a prima vista
contraddittorio? Che fare?
Riportiamo un intervento del dr. Ezio Aceti da
Città Nuova di ottobre 2007 che tratta proprio di questa
problematica.
"Il bambino che piange quando lo si
accompagna alla scuola materna, non è capriccioso e tanto meno
cattivo, ma perfettamente normale. Egli vorrebbe stare sempre con la
madre perché ciò lo rassicura. Come comportarsi con lui? Quello che
è importante è la modalità di separazione che deve avvenire in
modo naturale tenendo conto del suo vissuto. Al momento del distacco,
egli è in ansia perché ha paura di rimanere sempre senza la madre.
Col pianto manifesta all'esterno questo timore che lui vive in modo
esagerato perché non è ancora padrone del tempo e non ha ancora
sufficiente esperienza. Il bambino, si può dire, ha le sue ragioni
per piangere. È bene rispondergli tenendo conto di ciò e facilitare
l'inserimento nella realtà, dando senso alla separazione che sta per
avvenire. Questo è quello che vorremmo venisse fatto a noi quando
soffriamo. Cioè vorremmo che chi ci sta vicino ci comprendesse e ci
incoraggiasse a fare bene, senza rimproveri o minacce. Così è per
il bambino ogni volta che si deve separare dalla madre o da qualche
cosa che gli piace. Gli si può dire: Lo so che tu vorresti stare in
braccio alla mamma, ma adesso devi andare dalla maestra. Sono sicura
che tutto andrà bene e quando verrò a riprenderti mi racconterai
cosa hai fatto. Queste o altre parole suggerite dall'amore non sono
di poco conto perché possono dare senso alla sofferenza del
distacco. Il pianto non deve preoccupare. Occorre comprendere che la
madre è per il piccolo la prima figura di attaccamento. Le modalità
di separazione da lei fanno spesso il discrimino fra uno sviluppo
normale o patologico. La presenza o l'assenza fisica e mentale della
figura materna è una condizione della massima importanza nel
determinare lo sviluppo emotivo di un bambino. Le vicende separative
costituiscono la base di un sano sviluppo individuale. Ne sono una
testimonianza le varie problematiche che vengono riscontrate in
persone che hanno subito un abbandono precoce da parte della madre.
Un normale attaccamento, come quello di suo figlio verso di lei,
prefigura una persona che sa aiutarsi, che sa chiedere e dare aiuto,
con una buona immagine di sé e fiducia negli altri."
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